Tematica Crostacei

Zoea (Stadio sviluppo) Louis Augustin Guillaume Bosc, 1802

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Zoea - larva di aragosta europea
Foto: © 2018 Hans Hillewaert
(Da. En.wikipedia.org.)

Phylum: Arthropoda Lar, 1904

Subphylum: CrustaceaBrünnich, 1772

Classe: Malacostraca Latreille, 1802

Ordine: Decapoda Latreille, 1802

Famiglia:

Genere:

Descrizione

Nel 1775, Martinus Slabber descrisse per primo alla scienza una zoea con il nome di Monoculus taurus, anche se probabilmente si trattava di quella di un Carcinus maenas. Il nome Zoea fu poi dato al genere omonimo da Louis Augustin Guillaume Bosc nel 1802, credendolo un animale e non la larva di un granchio. La zoea è il secondo stadio larvale dei crostacei, successivo a quello di nauplio (o protozoea per alcune famiglie). Lo stadio di zoea è riferito propriamente unicamente alle larve di Brachyura e per estensione ai Palemonidae, ma viene usato largamente per l'ultimo stadio di protozoea dei Penaeidae e, negli altri Decapoda, per gli stadi che precedono la mysis (Macruri) o la metazoea (Brachiuri e Anomuri). La zoea è in pratica equivalente allo stadio di mysis dei Penaeidae o al fillosoma di Palinuridae e Scyllaridae (infraordine Achelata). In molti casi di specie di profondità, gli stadi protozoea, zoea e mysis sono confusi e la suddivisione non è chiara. Nella zoea, il torace e l'addome sono presenti, sebbene il torace non sia ancora completamente segmentato, mentre l'addome sì, per cui il sistema muscolare della zoea è molto simile a quello dell'adulto. I pleopodi non sono ancora ben sviluppati. Il corpo della zoea è suddiviso in due segmenti: il cefalotorace; il pleon, l'addome. Il corpo della zoea è suddivisa in somiti, che sono fusi assieme nel carapace cefalotoracico. Il cefalotorace è rivestito quindi da un carapace ed è inoltre provvisto di numerose spine, di due grandi occhi peduncolati, di antenne, antennule e appendici boccali che si sono sviluppate dalle appendici dello stadio nauplio. Il cephalon è suddiviso in cinque somiti, una caratteristica in comune dei crostacei, ed ognuno di questi porta un paio di appendici tipicamente biramose (antennule, antenne, mandibole, maxillule e maxille) che si trasformeranno in apparato boccale nell'individuo adulto. La regione toracica invece è composta da otto somiti; anche qui, da ogni sezione nascono due appendici. Le tre paia anteriori, i massillipedi, saranno dedicate a funzioni nutritive nell'individuo adulto, mentre le cinque paia posteriori, i pereipodi, diventeranno zampe locomotorie nei decapodi[6]. Nella zoea, queste appendici sono molto ridotte e poco differenziate. Il pleon invece, è suddiviso in sei somiti al massimo, dai quali nascono appendici rudimentali, i pleopodi, durante lo sviluppo. Il pleon termina con il telson e i suoi due pleopodi, detti uropodi, i quali sono assenti nei primi stadi di zoea e che i granchi non possiedono. A differenza del nauplio e della protozoea, la zoea nuota grazie alle appendici sul torace, sviluppate durante questo stadio di crescita. La propulsione addominale sarà presente solo nella fase adulta, a sviluppo terminato. Nei Copepoda invece, il sistema locomotore è delegato durante tutto l'arco vitale alle antenne. Il corpo della zoea può misurare da 0,15 a 15 mm.

Bibliografia

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00669 Data: 06/12/2017
Emissione: Plancton
Stato: Ascension Island